Anni
21 giugno 2017.
Sto rivivendo su YouTube la pelle d’oca del concerto di Jovanotti negli Stadi, di giugno 2015. E penso.
Ripenso che una canzone dopo l’altra avevo trovato lì il coraggio di fare questa scommessa e partire per venire qui. Penso che è proprio vero che siamo noi italiani ad aver inventato l’estate. L’estate che vuol dire vita, vuol dire libertà, vuol dire ombrellone, concerti, ghiaccioli, spritz, giorni di città deserte e mente libera, che qui se le sognano. Quel momento dell’anno in cui tutto sembra possibile.
E oggi l’estate inizia. Vivo sempre come un rito i solstizi, gli equinozi mica tanto. Ma questi apici di zone di luce e di ombra dell’anno sì, in particolare l’ufficiale arrivo dell’estate, che aspetto tutto l’anno e che è sempre troppo breve.
Questo giorno segna anche l’ufficiale anniversario di nozze dei miei genitori. 30 anni di fotografie delle vacanze e coi diplomi dell’asilo, di baci, di debolezze, di supermercato il sabato, di discussioni sull’orario di rientro la sera, di pannolini, di compiti delle vacanze, di progetti, di esodo estivo in macchina senza aria condizionata.
E oggi, infine, inizia la leggendaria maturità. La mia iniziava 10 anni fa. In bocca al lupo maturandi d’Italia del 2017, abbiate paura, divertitevi, copiate, ma godetevi questa pietra miliare della vostra vita, della vostra estate, dei vostri anni.
“In questa parte di mondo la strada finisce, comincia la vita”.